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30 set 2007

2 ottobre - FESTA DEI NONNI......


I nonni e le nonne sono veri e propri Angeli Custodi di nipoti e bambini. Il 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi, é l'occasione per manifestare attraverso una grande "Festa dei Nonni" tutta la sincerità dei sentimenti di amore, affetto, riconoscenza, tenerezza, che riescono a suscitare in nipoti e bambini. È quello fra nonni e nipoti un rapporto incantato dove i sentimenti trovano una giocosa espressione di purezza, spontaneità, trasporto incondizionato. La giornata a loro dedicata é il riconoscimento ufficiale del loro valore sociale, ma soprattutto educativo, affettivo, culturale e personale nei confronti dei nipoti, che in poco tempo ha riscosso un unanime consenso. La "Festa dei Nonni" diventa infatti istituzionale con la legge n. 159 del 31 luglio 2005. Niente più dubbi quindi sulla "dovuta importanza al ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale". Nel 2005 la Festa Nazionale dei Nonni ha coinvolto più di venti milioni di italiani tra nipoti e nonni.

A tutti i nonni e le nonne di Castel Gandolfo e del mondo, un personale e sincero augurio da Raffaele DALESSANDRO - consigliere di Alleanza Nazionale al Comune.

13 set 2007

13 ottobre - AN in piazza su tasse e sicurezza


AN: FINI, 13 OTTOBRE IN PIAZZA PER ACCELERARE AGONIA PRODI

Roma, 12 set - Il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ha riunito oggi in un hotel romano tutti i dirigenti e coordinatori regionali del partito per mettere a punto la strategia organizzativa in vista della "grande manifestazione popolare" che AN ha indetto per il 13 ottobre contro le tasse e sulla sicurezza, per "accelerare l'agonia del governo Prodi, che prima se ne va e meglio è per tutti".
"Contiamo in una grande risposta popolare - ha detto il leader di An - non solo del partito ma anche per l'afflusso di moltissima gente, al di là dell'appartenenza politica, che sente la necessità di esprimere un dissenso sul carico fiscale sempre più pesante e una forte protesta per la sicurezza che non è garantita". "Un tema - conclude Fini - che la sinistra cerca scompostamente di affrontare dopo aver, in primo luogo, con l'indulto, creato insicurezza".
AN IN PIAZZA IL 13 OTTOBRE SU TASSE E SICUREZZA
Il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ha annunciato che il 13 ottobre An sarà in piazza per la "sicurezza" ma anche per un "fisco giusto" contro "l'oppressione fiscale del governo". "Diamo appuntamento a tutti in piazza a Roma il 13 ottobre - ha detto il leader di An in una recente intervista - per un fisco giusto e per la sicurezza del cittadino. Alleanza nazionale farà la sua parte".

7 set 2007

Mozione su trasparenza e accesso informatizzato su internet ai documenti di Giunta e del Consiglio Comunale


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Al Signor Sindaco del
Comune di Castel Gandolfo


M O Z I O N E

Oggetto: trasparenza e accesso informatizzato in rete civica (internet) ai documenti di Giunta

e del Consiglio Comunale.


IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE
L’art. 10 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali “Diritto di accesso e di informazione” al punto 1 cita “tutti gli atti dell’amministrazione sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione..….” e che al punto 2 vengono individuate indicazioni per garantire tale diritto di accesso e di informazione demandando comunque ad apposito regolamento;
L’art. 41 (partecipazione dei cittadini) dello Statuto del comune di Castel Gandolfo stabilisce, tra l’altro, che il Comune garantisce l’effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all’attività politico-amministrativa, economica e sociale della comunità anche su base di quartiere e frazione;
L’art. 51 (svolgimento dell’attività amministrativa ) dello Statuto del Comune di Castel Gandolfo prescrive, tra l’altro, che il Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, partecipazione e di semplicità delle procedure;

RILEVATO CHE
le deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale, atti fondamentali del Comune e inseriti nella rete civica (sito internet), sono pubblicati solo con i titoli, in quanto non viene visualizzato il testo delle stesse deliberazioni, né tanto meno i documenti eventualmente allegati;
anche le mozioni, le interrogazioni, le interpellanze ecc., non sono pubblicate sul sito, pur costituendo atti rilevanti dell’esercizio dell’attività e del sindacato ispettivo dei Consiglieri, attraverso i quali i cittadini possono percepire e controllare l’attività svolta dai propri rappresentanti eletti in Comune;
la mancata pubblicazione delle deliberazioni della Giunta e del Consiglio, nonché degli altri documenti sopra menzionati nella rete impedisce il libero accesso informatizzato agli stessi e la compiuta trasparenza degli atti del Comune;

TENUTO CONTO CHE
nel corso degli ultimi anni sono intervenute importanti innovazioni legislative volte a ridisegnare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino, sottraendo quest’ultimo da una condizione di sudditanza nei confronti del potere pubblico ed aumentandone nel contempo gli strumenti di tutela, conoscenza e di intervento attivo culminati nel principio della trasparenza amministrativa di cui alla legge nr. 241/1990;
i principi di pubblicità e trasparenza della P.A. sono stati in seguito ribaditi anche dalla legge 7 giugno 2000 nr. 150 recante la “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni“ laddove tra i Principi Generali enunciati agli artt. 1 e 2 viene disposto che le attività di informazione e di comunicazione della P.A. sono finalizzate, tra l’altro, a illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento e sono attuate con ogni mezzo di trasmissione idoneo ad assicurare la necessaria diffusione di messaggi, anche attraverso le strutture informatiche;

CONSIDERATO
che, per quanto riguarda i mezzi utilizzabili per rispettare i suddetti principi di trasparenza e pubblicità, è utile fare riferimento al Decreto Legislativo 7 marzo 2005, nr. 82 recante “Codice dell’amministrazione digitale” ed in particolare i seguenti articoli:

Ø art. 2 che, nel definire le finalità della norma, dispone che lo Stato deve assicurare tra l’altro la disponibilità, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale ed agisce a tale fine utilizzando, con le modalità più appropriate, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
Ø art. 12 che, disciplinando le norme generali per l’uso delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nell’azione amministrativa, dispone che:
- le PP.AA. utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione (comma 1);
- le PP.AA. adottano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti interni (comma 2).
Ø ma soprattutto l’art. 9, rubricato per l’appunto “Partecipazione democratica elettronica”, che introduce un importante principio, disponendo che lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi;


IMPEGNA IL SINDACO:

1. a predisporre e attivare ogni utile iniziativa per l’inserimento e la visualizzazione del testo delle delibere (di Giunta e di Consiglio) mozioni, interrogazioni, interpellanze, ecc. nella rete civica (internet), assicurando l’informazione informatizzata sull’attività del Comune e garantendo la piena trasparenza dell’azione amministrativa, basilare per la partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa dell’Ente;
2. a riferire al Consiglio Comunale entro 60 giorni dall’approvazione della presente mozione.

INVITA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

A procedere nei tempi e nei modi previsti dal Regolamento per la comunicazione al Consiglio Comunale da parte del Sindaco sui punti sopra indicati.


Castel Gandolfo, 07 settembre 2007


IL CONSIGLIERE PROPONENTE
(DALESSANDRO Raffaele)

Interrogazione su incendi boschivi presentata in data 07.09.2007


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Al Signor Sindaco del
Comune di Castel Gandolfo



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA IN CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: Previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.



PREMESSO CHE

come ogni anno, approssimandosi la stagione estiva, il fenomeno degli incendi boschivi si è ripresentato puntualmente con crescente grado di pericolosità per la sicurezza dei cittadini, causando, oltre ai prevedibili effetti disastrosi, anche gravi conseguenze sull’ambiente, sul clima, sull’accentuazione dei fenomeni di erosione e desertificazione;
è onere degli Enti Locali svolgere costantemente un’efficace e mirata opera di prevenzione e di sensibilizzazione nei confronti di tale fenomeno;
secondo le statistiche nazionali più del 60% dei roghi in Italia è di origine dolosa e più del 15% è di natura colposa;

PRESO ATTO
della delicata situazione della Regione Lazio e più in particolare dell’area lacustre di Castel Gandolfo, compresa tra l’istituto “Mondo Migliore” e l’Hotel “Villa degli Angeli”, ove lunedì 23 luglio 2007 alle ore 20,00 circa è divampato un incendio pericolosissimo che ha richiesto l’intervento prolungato per tutta la notte di numerose squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale e delle Forze dell’Ordine, nonché l’impegno della Protezione Civile e di Associazioni di volontariato;
che alcune famiglie sono state costrette ad evacuare la zona;


POSTO
che non può sottacersi in questa circostanza la pericolosità determinata dall’abbandono del materiale di risulta dopo i tagli cedui dei boschi (tagli anche irregolari) che circondavano gran parte del periplo lacustre, che costituiva e costituisce una miccia potenziale a favore dei malintenzionati;

CONSIDERATO
che bisogna intervenire definitivamente sul territorio per un maggior controllo e una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza, oltre che con un efficace programma antincendio comune a tutta la zona circostante il lago;

PRESO ATTO
che per il rischio frane, dopo i danni provocati dagli incendi, è stato chiuso al transito veicolare e pedonale un tratto del lungolago che dalla strada d’accesso al ristorante “Culla del Lago” porta all’incrocio terminale di via dell’Acqua Acetosa fino alla sbarra di accesso al bosco;

SOTTOLINEATO
che in particolar modo il Comune di Castel Gandolfo, per effetto di tali incendi ha subito enormi danni non solo per quanto riguarda il patrimonio boschivo e paesaggistico, ma anche per le infrastrutture di comunicazione e le attività economiche e sociali, senza considerare la necessità, come innanzi detto, per alcune famiglie di abbandonare momentaneamente le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme;

TENUTO CONTO
del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione nei territori delle regioni dell’Italia centro-meridionale che aprirebbe dunque la strada per l’accesso a tutte le provvidenze previste dalla normativa vigente per il risarcimento dei danni causati dai devastanti roghi di questi ultimi mesi,


INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:


§ se e quali attività di previsione e prevenzione sono state attuate dal Comune secondo le attribuzioni stabilite dalla Regione Lazio;
§ quali concrete iniziative sono state intraprese a seguito degli ultimi incendi boschivi;
§ quanti e quali finanziamenti sono stati eventualmente richiesti alla Regione o ad altri Enti;
§ quali stanziamenti ha eventualmente predisposto l’Amministrazione Comunale per far fronte alle situazioni di prevenzione;
§ se e quale messaggio informativo e in quale forma di comunicazione, ai sensi della legge 7.6.2000 nr. 150, è stato divulgato dal Comune, anche tramite l’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico) alla popolazione in merito alle cause scatenanti l’innesco di incendio e alle norme comportamentali da rispettare in situazioni di pericolo;
§ se, con riferimento ai dettami di cui alla legge nr. 353/2000 (art. 10), il Comune ha già provveduto o intende provvedere a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo Forestale dello Stato.

Si richiede risposta scritta al Consiglio.


Castel Gandolfo, 07 settembre 2007



IL CONSIGLIERE PROPONENTE
(DALESSANDRO Raffaele)

6 set 2007

DA AN UNA LODEVOLE INIZIATIVA.


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Al via la campagna di Alleanza Nazionale “Acquista solo merce sicura”
che partirà a Roma da alcuni circoli di Alleanza Nazionale.
L'obiettivo degli organizzatori e' quello di contrastare i rischi che
incorrono i bambini nell'utilizzare alcune tipologie di giocattoli,
arginando la contraffazione delle merci attraverso l'informazione
agli utenti, distribuendo migliaia di volantini nelle strade della
Capitale. L'iniziativa è promossa da Piergiorgio Benvenuti, capogruppo
di Alleanza Nazionale alla provincia di Roma.
«In Italia, lo scorso anno - ricorda Benvenuti - le Dogane hanno
bloccato per il solo reato di contraffazione 1.136.000 giocattoli in
ingresso sul nostro territorio, mentre la Guardia di Finanza ha
sequestrato 7.249.369 giocattoli non conformi alle norme di sicurezza
già immessi sul nostro mercato. In Europa il numero complessivo
di posti di lavoro persi a causa della contraffazione si aggira
intorno a 200mila e si stimano perdite per il settore intorno agli 1,5
milioni di euro. In pratica, un giocattolo su dieci è contraffatto.
Solamente nel 2004 ad esempio sono stati sequestrati nel mercato
comunitario più di 18 milioni giocattoli in circa 350 azioni di forza
contro i commercianti non autorizzati, con un incremento del fenomeno,
rispetto al 2003, del 47%, ma che si sta ampliando sensibilmente
».
«Proseguiremo - conclude Benvenuti - in altre zone commerciali
dove è evidentissima la presenza della piaga dell'ambulantato abusivo,
un fenomeno che sta dilagando nella città di Roma, sia nelle
periferie che nel centro, e anche nei comuni della Provincia».
Fra le proposte di Benvenuti vi è quella dell'implementazione di un
'Osservatorio contro la contraffazione commerciale presso la provincia
di Roma, la regione Lazio e il comune di Roma. In materia di
contraffazione l'esponente di AN ha anche sollecitato un maggiore
intervento delle Guardie Provinciali.

5 set 2007

interrogazione accesso al lago per disabili presentata in data 08.08.2007




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Al Sig. Sindaco
del Comune di Castel Gandolfo


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA IN CONSIGLIO COMUNALE


Oggetto : Accessi per diversamente abili alla Spiaggia del Lago.

Premesso che l’attuale status del lago comporta, tra l’altro, la necessità di interventi importanti per il recupero ambientale, tesi a far fronte all’impoverimento della vegetazione riparia e conseguentemente alla sparizione di molte forme di vita legate all’acqua, tali da compromettere l’ecosistema lacustre per gli anni a venire;

Tenuto conto che occorre procedere a lavori che consentano di valorizzare la nuova superficie, generata dall’abbassamento importante ( e per certi versi drammatico ) del livello storico delle acque dello specchio lacustre;

preso atto che nel corso di questi giorni si stanno svolgendo alcuni lavori riguardanti gli accessi alla spiaggia del lago, che interessano l’omonima via, a partire dalla piazza ( incrocio tra Via A. Gramsci e Via dei Pescatori ), fino a circa 1 km dall’incrocio con Via 4 Dicembre ( Chiesa ),

verificato che, in base all’attuale stato dei lavori, risulterebbe soltanto un accesso per i diversamente abili e per di più soltanto verso la fine ( dopo l’incrocio con Via 4 Dicembre ) del tratto interessato da stabilimenti balneari,

posto che esiste un generale malcontento tra i cittadini disabili, che, a causa della loro condizione “speciale”, vedono limitata la possibilità, alla stregua di un comune cittadino, di disporre in piena autonomia e libertà del tempo libero e, quindi, anche del loro diritto allo svolgimento delle attività turistiche e ricreative;

considerato che la realizzazione di ambienti “a misura d’uomo” prevede l’integrazione di interventi e competenze diversificati, al fine di ottenere l’eliminazione di ogni impedimento alla funzionalità motoria dell’individuo e l’annullamento delle situazioni di disagio per il raggiungimento di un soddisfacente benessere psicofisico;

appurato che tra i compiti primari di ogni Amministrazione vi è l’adoperarsi, attraverso la predisposizione di appositi piani di abbattimento delle barriere architettoniche, per la rimozione di eventuali ostacoli, come disciplinato dalla legge n. 104 del 1992, all’art. 23,


interroga il Sindaco per sapere:

· se siano previsti nel corso delle opere, altri accessi simili a quello già in via di realizzazione, e, in caso positivo, se siano previsti nelle vicinanze di stabilimenti balneari atti ad accogliere persone con disabilità (al momento carenti ).
· se in tale contesto di lavori sia possibile prevedere l’effettiva realizzazione di opere volte all’eliminazione delle barriere architettoniche che permettano alle persone diversamente abili e all’utenza in generale (soprattutto famiglie con bambini trasportati in passeggini) una mobilità più facile e completa a tutta l’area lacustre. Ciò mediante la trasformazione di una delle due scale di ogni accesso al lago in rampa con pendenza a norma, ringhiera corrimano e pavimentazione in cemento rigato antisdrucciolo.

In attesa di risposta scritta, si porgono distinti saluti,

Castel Gandolfo, 08.08.2007

i consiglieri :


CELSI Maurizio

DALESSANDRO Raffaele

DE ANGELIS Alberto

4 set 2007

interrogazione dossi artificiali presentata in data 06.07.2007




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Al Signor Sindaco
del Comune di Castel Gandolfo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA IN CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: Realizzazione di dossi artificiali su strade principali. Fonte di pericolo e insicurezzaper i cittadini.

PREMESSO che ormai le strade di Castel Gandolfo (come segnalato da alcuni cittadini delle frazioni di Mole e Pavona) stanno diventando veri percorsi di guerra per la cattiva abitudine di costellarle di quei "salti" chiamati DOSSI ARTIFICIALI. L’amministrazione continua a predisporre dossi stradali incurante della vigente normativa italiana. Dossi di altezza eccessiva (anche più di 15 cm) e soprattutto pendenza spropositata (circa il 30% che li rende simili a dei gradini) che diventano più pericolosi che utili.

PRESO ATTO che ultimamente (da oltre un mese) sono stati predisposti altri due "rallentatori di velocità" (dossi artificiali), a distanza ravvicinata l’uno dall’altro, lungo Via S. Spirito (all’incirca all’altezza dell’ingresso ai campi da golf – GOLF RESORT);

RITENUTO che tale ennesima decisione è da ritenersi INSPIEGABILE poiché non rispetta quanto previsto dal Codice della Strada. Come è ben noto via S. Spirito, grazie al valido collegamento con la Nettunense, è diventata un’arteria importante per chi vuole evitare il traffico cittadino e gli incroci regolati dai semafori.Questa via è quindi di rilevante utilizzo, e può considerarsi, a ragion veduta, "percorso preferenziale" e alternativo per le ambulanze che provengono dall'Ospedale di Albano Laziale o devono raggiungere il nosocomio nel più breve tempo possibile.Lo stesso discorso si può estendere ai veicoli dei Vigili Del Fuoco. Immaginate le difficoltà di una autobotte degli stessi che deve superare quei veri e propri "ostacoli".Altrettanto grave è, a nostro avviso, la dimenticanza relativa al transito dei mezzi delle Forze dell’Ordine che risulterebbero fortemente penalizzati nelle circostanze di pronto intervento.

LETTA la normativa di riferimento su dossi e rallentatori. A tal proposito:Il Codice della Strada (D.L 285/1992), all’art. 3, (Definizioni), comma 41, definisce il dosso: “RACCORDO CONVESSO (dosso): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sopra della superficie stradale.Tratto di strada con andamento longitudinale convesso”.Il Regolamento di Attuazione del Codice della Strada (DPR 495/1992, come modificato dal DPR 610/96), all’art. 179 (art. 42 Cod. Str.) prescrive per i rallentatori di velocità al comma 5:“I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”.L’art. 179 del Regolamento di attuazione del Codice, per i dossi realizzati in opera prescrive:limite di velocità di 30 km/h;lunghezza minima di 1,2 m (non sono posti dei massimi per la sua estensione);altezza massima di 7 cm.visibilità degli stessi sia di giorno sia di notte.4. L'art. 3, punto 58 del CdS definisce Strada Residenziale la zona urbana in cui vigono particolariregole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accessodagli appositi segnali di inizio e fine.La direttiva Min.LL.PP. 24 ottobre 2000, pubblicata nella Gazz. Uff. 28 dicembre 2000, n.301,al punto 5.6 tratta degli impieghi non corretti della segnaletica stradale complementaree ricorda che “il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconducibili alla loro colloca-zione, può dar luogo a responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi nonne ha disposto la rimozione.”

TENUTO CONTO che non sempre i dossi sono una soluzione efficace per garantire la moderazione del traffico e la sicurezza degli utenti deboli della strada o dei cittadini che li richiedono. Occorre infatti fare attenzione ai limiti di utilizzabilità di tali dispositivi, e soprattutto al tipo di strada su cui essi sono installati.

CONSIDERATO che nell'ambito della realizzazione dell'opera in trattazione esistono anche irregolarità tecniche e provo a farne un elenco:1) il segnale di pericolo verticale che dovrebbe indicare la presenza dei dossi è inesistente da ambeduei lati;2) non esiste alcun segnale di preavviso;3) il dosso stesso è poco visibile a causa del colore del materiale impiegato per il dispositivo identico aquello del piano viabile (asfalto);4) il limite di velocità non esiste da nessuno dei due lati e quindi i dossi sono a tutti gli effetti fuorinorma;5) l'altezza dei dossi supera abbondantemente il limite massimo previsto dalla norma e pertanto questidispositivi sono FUORILEGGE. 6) la realizzazione del dosso stesso e il tipo di materiale impiegato (asfalto), incrementanosicuramente il rumore prodotto dal traffico sulla strada. Si ricordano i limiti imposti dalla legge alle emissioni sonore in area urbana (DPCM 10 Marzo 1991).


POSTO che risulta assurdo non concedere lo spazio necessario per la circolazione delle biciclette in quanto non essendoci piste ciclabili il passaggio sui dossi artificiali, completamente illegali, rappresenta un serio pericolo per gli utenti.Nella circostanza, purtroppo, si è costretti a sottolineare la leggerezza con cui l'Amministrazione ha intrapreso iniziative che si sono rivelate LESIVE per la cittadinanza ignorando i contenuti di quanto previsto dal Codice della Strada. Almeno in questa circostanza, appaiono purtroppo evidenti le lacune, in fatto di politiche per la viabilità, dell’Amministrazione.

RIBADITO che i segni lasciati dai veicoli sulla carreggiata sono testimonianza di un’ inadeguatezza dell’opera che è solo fonte di pericolo e rischio oggettivo per la sicurezza stradale. Le tracce delle frenate sulla pavimentazione (presenti all’atto del sopralluogo) testimoniano una scarsa percepibilità dell’opera e l’effetto sorpresa per gli automobilisti, motociclisti e ciclisti. L’inizio di scarnificazioni della carreggiata a valle del dosso indicano l’effetto di lancio verticale delle rampe del dosso amplificate dalla velocità reale dei veicoli in quel tratto di strada. L’opera mentre nulla aggiunge alla sicurezza dei pedoni, è sicuramente pericolosa per la sicurezza della guida, riducendo la controllabilità del veicolo a causa della presenza del dosso.

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:

§ se è a conoscenza della fattispecie specifica e più in generale dell’esistenza di altri dossi illegali sparsi soprattutto nel territorio delle frazioni di Mole e Pavona;
§ se ed entro quando, prima che un incidente trasformi il rischio in sinistro e prima che l’ammaloramento dei materiali crei danni maggiori alle persone e alle cose, intenda provvedere all’immediata rimozione dei dispositivi situati in via S. Spirito, o alla loro sostituzione con una più idonea e sicura sistemazione e segnalazione, in seguito alla palese situazione di ILLEGALITA' e PERICOLOSITA' di tali dispositivi;§ l'installazione dei dossi ILLEGALI in trattazione e di altri eventualmente situati sul territorio comunale, che "osiamo" definire DELETERIA e IRRAZIONALE, quanto ha contribuito ad aumentare la "bolletta" delle spese e se responsabilmente non debba essere considerata vero e proprio SPERPERO di danaro pubblico;
§ se ed entro quando intenda procedere alla messa a norma degli altri dossi artificiali eventualmente esistenti sul territorio comunale (comprese le frazioni);
§ se ed entro quando intenda avviare una reale, concreta e necessaria opera di miglioramento della circolazione e sicurezza stradale dei cittadini, finalizzando concretamente i proventi iscritti nel bilancio 2007, ammontanti a euro 125.000,00, scaturenti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al codice della strada. Ed invero l’art. 208 del D.Lgs. 285/92 dispone che i proventi delle sanzioni in parola sono devoluti per il miglioramento della circolazione sulle strade, per il potenziamento ed il miglioramento della segnaletica stradale e per la redazione dei piani urbani di traffico, per la fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale, per la realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica e, in misura non inferiore al 10%, ad interventi per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini, anziani disabili;§ se e quando intenda riappropriarsi del proprio ruolo educativo che gli compete e a cui sembra, almeno in queste circostanze, aver rinunciato. Con la messa in opera di tali dossi artificiali (contrari ad ogni previsione normativa) l’amministrazione della città non si è offerta come modello da imitare, attraverso adeguate politiche rispettose della legalità di tale suggestione, da essere interiorizzate ed attuate dal privato cittadino. La testimonianza educativa della pubblica amministrazione può e deve continuare ad esercitare un potere di indirizzo delle abitudini e degli stili di vita della popolazione.Si richiede risposta scritta al Consiglio.

Castel Gandolfo, 06 luglio 2007

IL/I CONSIGLIERE/I PROPONENTE/I
(DALESSANDRO Raffaele)
(CELSI Maurizio)
(DE ANGELIS Alberto)