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22 giu 2009

Dal "Corriere della Sera" Truffa aggravata: avviso di chiusura indagine per 27 persone.

Tra gli accusati figura anche Francesco Paolo Posa ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale Pd in carica
Il meccanismo, in fondo piuttosto semplice, sarebbe quello del "rimborso permessi incarico pubblico": soldi pubblici versati dalla Provincia alle aziende presso cui i politici risultavano assunti, come rimborso per le giornate spese in attività politica

Ilaria Romano

(Roma - Cronaca) - C'è anche Francesco Paolo Posa, ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale Pd in carica, tra gli accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (articolo 640 bis del codice penale) in un'inchiesta della Procura di Roma che coinvolge, in maniera assolutamente bipartisan, esponenti della passata consiliatura provinciale. Lo annuncia il "Corriere della Sera" di oggi, in un articolo a firma di Alessandro Capponi. Posa, insieme all'europarlamentare e presidente del consiglio regionale Guido Milana (Pd) e ai consiglieri provinciali in carica Petrella (An) e Ruggeri (Pd) e agli ex consiglieri Davenia (La Destra), Miele (Sdi), Catarci (Forza Italia), Coloni (Pd) e Di Magno (An) ha ricevuto l'avviso di conclusione indagini con cui il pm Assunta Cocomello della Procura di Roma li accusa di aver sfruttato gli articoli 79 e 80 del Testo Unico 267/00 «per ottenere – scrive il Corsera – "con artifici e raggiri", così come recita il codice penale, "contributi concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o della comunità europea"».
Il meccanismo, in fondo piuttosto semplice, sarebbe quello del "rimborso permessi incarico pubblico": soldi pubblici versati dalla Provincia alle aziende presso cui i politici risultavano assunti, come rimborso per le giornate spese in attività politica. Peccato che spesso si trattasse di aziende per così dire "di fiducia": Angelo Miele, ex sindaco di Valmontone, risultava assunto a seimilacinquecento euro al mese nel negozio della figlia, anche lei indagata, mentre Ruggero Ruggeri, di Monterotondo, già socio della "Fratelli Ruggeri distribuzioni editoriali", è stato assunto dal fratello Valentino, responsabile della società. E che le assunzioni, in molti casi proprio contemporanee all'elezione in Provincia, secondo il pubblico ministero non avessero che una finalità: quella di ottenere i rimborsi. Che in alcuni casi erano da capogiro: l'inchiesta, scaturita proprio da articoli del "Corriere della Sera" a gennaio 2008, ha accertato che i nove accusati hanno ncassato complessivamente in questo modo, tra il 2003 e il 2007, quasi tre milioni di euro. Al terzo posto nei guadagni, riferisce il Corriere, proprio Francesco Paolo Posa.
Ventisette in tutto gli indagati: oltre ai politici, anche i titolari o gli amministratori delle società in cui i nove risultavano assunti. Per Posa e gli altri accusati, che ora dovranno presentare le loro memorie difensive, ci sarà un processo; se saranno riconosciuti colpevoli, rischiano una pena «da uno a sei anni».

Articolo riportato sul quotidiano "LIBERO" di Sabato 20.06.2009 pag. 57.


Convocazione Consiglio Comunale di Castel Gandolfo per venerdi 11 giugno 2009 alle ore 10,00.


Articolo pubblicato su "Cinque" pag. 10 mercoledi 3/06/2009.