Libertà e Rinnovamento per Castel Gandolfo: 2011

I MIEI PROPOSITI

Gentili cittadini di Castel Gandolfo,

è per me un grande onore essere stato eletto Consigliere Comunale di questa splendida città. Di ciò ringrazio tutti i cittadini che hanno voluto rivolgere attestazioni di stima e di fiducia verso la mia persona.

Un onore, certo! Ma anche una grande responsabilità, che io assumo e sento fortissima, con la speranza di poter dimostrare a tutti i cittadini di aver meritato la loro fiducia.

Il Consiglio è il luogo del dibattito, delle proposte, del confronto.

Dal Consiglio, in cui sono rappresentati tutti i cittadini, devono venire le indicazioni delle linee politiche e programmatiche dell’Amministrazione; in Consiglio vanno dibattute e valutate le proposte del Sindaco, della Giunta, dei Consiglieri e dei Cittadini, secondo i tempi e le modalità previste dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento; in Consiglio si esercita il controllo politico sull’ attività dell’Esecutivo.

Esso è perciò il luogo dove la DEMOCRAZIA, intesa come espressione della volontà popolare, trova compiuta sintesi; dove, ad ogni seduta, vengono celebrati e riconfermati i valori della partecipazione, dell’ uguaglianza, della prevalenza dell’interesse collettivo su quello particolare.

E’ il luogo in cui vengono mediate le diverse e legittime istanze di cui i Consiglieri sono portatori sani. In cui la maggioranza assume le decisioni e le connesse responsabilità politiche e la minoranza esercita il potere di controllo, di critica e le facoltà di controproposta. Ambedue queste componenti, fisiologiche dell’assemblea, hanno e devono avere pari dignità.

La trasformazione della minoranza di cui faccio parte in forza di opposizione dipenderà molto dal grado di attenzione che il Sindaco e la sua Giunta riserverà alle istanze ed alle necessità della cittadinanza tutta.

Queste sono le mie suggestioni ed i miei più sinceri intendimenti.

Ciò che farò sarà nel pieno rispetto della normativa statutaria e regolamentare vigente, facendomi comunque guidare sempre dalla misura e dal buon senso.

Grandi questioni sono sul tappeto o presto lo saranno e tutti noi saremo chiamati a dibatterne per trovare insieme, secondo le regole della democrazia, le soluzioni e gli indirizzi per perseguirle.

Se il Consiglio, nel suo complesso, sarà soltanto l’occasione per fomentare sterili polemiche e vuoti formalismi, a scapito dei contenuti e del merito delle questioni sul tappeto, allora l’impegno che abbiamo assunto verso la Città sarà arduo, forse addirittura impossibile.

Il Consiglio, con particolare riferimento alla minoranza di cui faccio parte, avrà l’immagine che noi sapremo dargli.

Un’ immagine che i responsabili dell’ informazione, a cui esprimo la massima considerazione per l’importanza del compito che svolgono, amplificheranno con i loro resoconti i quali, perciò, riporteranno ai Cittadini ciò che accade e la cui responsabilità, nel bene e nel male, sarà giustamente imputata alla nostra complessiva capacità di amministratori di rappresentare e dare risposte alle diverse problematiche.

.....Sono certo che la Città ci guarda........

Grazie.

No a un Comune gestito da una famiglia (1^ lettera aperta su Castel Gandolfo)

Castel Gandolfo gode di grande prestigio, anche internazionale, nonostante le sue dimensioni ridotte, dovuto alla sua storia, a quella dell'omonimo lago in cui si specchia e, non per ultimo, alla residenza estiva dei Papi. Tutto ciò, se da un lato è certamente una risorsa sotto il profilo turistico rischia di offuscare, di mettere in secondo piano i meriti ma soprattutto i demeriti delle varie amministrazioni che si succedono alla guida della macchina comunale. Dopo molti lustri di amministrazioni di centrosinistra ed in particolar modo con l'attuale maggioranza condotta dal Sindaco Colacchi non è più prorogabile il momento in cui accendere i riflettori sulle carenze, le incoerenze, la malagestione ed il mancato rispetto dei patti con gli elettori posti in essere dalla coalizione al governo del nostro Comune. Una politica basata esclusivamente sull'immagine e su una superficiale apparenza di facciata non serve a rispondere alle esigenze e ai bisogni dei castellani. La sicurezza, la trasparenza amministrativa e di bilancio, sono condizioni essenziali per migliorare la qualità della vita delle persone. Proprio su tali questioni sta cadendo la credibilità della giunta Colacchi. Chi scrive, rappresenta in Consiglio Comunale Alleanza Nazionale, ma si ritiene in dovere, attraverso l'esercizio di proposta, di controllo e di sindacato ispettivo, di ridare dignità al ruolo del Consiglio Comunale, espressione delle istanze dei territori, troppo spesso umiliato e reso luogo sordo e grigio da una maggioranza “bulgara” che appare più intenta a soddisfare “clientele” che il bene comune. In questo senso, il fatto che la moglie del Primo Cittadino sia importante dirigente d'area del Comune di Castel Gandolfo ed il cognato del medesimo Sindaco sia Presidente del Consiglio Comunale sono segnali su cui riflettere. Si parla di Casta dei politici, non vorremmo che fossimo il primo Comune gestito da una famiglia. Attraverso mozioni, tutte inesorabilmente respinte dalla maggioranza, ho chiesto l'istituzione di vigili di quartiere, opportunamente formati, per pattugliare insieme agli organi di Polizia nazionali, in modo diuturno il territorio, facendo particolare riferimento alle frazioni di Pavona e Mole, dove i residenti vivono sempre più con la paura di uscire in determinati orari serali e notturni. In rispetto al principio di trasparenza della pubblica amministrazione ho chiesto la pubblicazione in rete di ogni atto della giunta e del consiglio in versione integrale e consultabile da tutti. Si è stimolato altresì la giunta a porre in essere ogni iniziativa in occasione della festa dei nonni per valorizzare il ruolo della terza età ed il ruolo di questa fondamentale figura per la tenuta della famiglia, visto che fino ad ora è stata ignorata. Ribadisco che tali sollecitazioni sono state bocciate. Tematiche rilevanti per Castel Gandolfo quali la gestione dei parcheggi a pagamento in zona lago dovrebbero essere affrontate con maggiore attenzione per i pedoni. Emblematico è il caso di Via dei Pescatori, dove è a rischio la sicurezza stradale. A fronte di tutto ciò, registriamo l'aumento ingiustificato ed incontrollato della spesa corrente in bilancio. Vorremmo sapere in particolare a cosa sia dovuto l'aumento del 20% della spesa per la raccolta rifiuti (pari a 260.000 euro in un anno), visto il mancato miglioramento del servizio per la collettività. Invitiamo infine i cittadini a ricordarsi dei lusinghieri e accattivanti volantini di propaganda elettorale del Sindaco Colacchi, pieni di promesse, proprio su temi come quelli sopra citati. Promesse totalmente disattese.

Noi saremo sempre attenti alle istanze della collettività e vigili sulla valorizzazione del territorio castellano mettendolo al riparo da pericolose eventuali speculazioni edilizie.

Approfitto dell’occasione per augurare a tutti i cittadini di Castel Gandolfo un Sereno Natale e proficuo 2008.

Castel Gandolfo, 26.12.2007

firmato
IL CONSIGLIERE COMUNALE DI AN
Raffaele Dr. DALESSANDRO

Il valore della Politica non può essere in una Banca (2^ lettera aperta su Castel Gandolfo)

Sedere tra i banchi di un Consiglio Comunale o in una giunta ha un valore di alto servizio civico, soprattutto per chi come noi intende l’impegno politico come passione civile. In tutto ciò assume poca importanza l’essere in maggioranza o all’opposizione, perché la qualità dell’azione politica che si mette in atto non risiede nella mera gestione del potere, ma nel rapporto che si instaura con la comunità che si è chiamati a rappresentare e nella pratica quotidiana, attraverso comportamenti coerenti con tale ispirazione, capaci di dare autorevolezza e credibilità alla politica agli occhi dei cittadini. Per non essere “casta” occorre recuperare il valore dell’esempio, altrimenti il distacco tra politici e la vita reale si farà incolmabile. Da quando siedo in Consiglio Comunale a Castel Gandolfo ho inteso semplicemente seguire, per i miei atti, tre direttrici guida: la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni, la trasparenza e la legalità. A mio avviso queste dovrebbero essere precondizioni per una buona politica. La qualità dell’azione amministrativa non va ridotta alla gestione del potere. A volte realtà di ridotte dimensioni come quella di Castel Gandolfo, apparentemente possono essere considerate isole felici, dove il rapporto tra cittadino e amministratori pubblici lo si immagina limpido, slegato da logiche affaristiche, più empatico, anche perché si vorrebbe più forte il legame tra istituzioni e territorio, ma non sempre è cosi purtroppo, e il nostro comune attraverso la sua classe dirigente si sta sempre più distinguendo in negativo su questo versante. Già da queste colonne, illustrando le nostre iniziative politiche abbiamo tentato di squarciare il velo di omertà e ipocrisia che avvolge e imprigiona le istituzioni municipali e il modo, quantomeno disinvolto, con cui esse stesse vengono gestite. Denunciammo talune pratiche clientelari e familistiche di chi da molti, troppi anni, guida il Comune. Tra la gente, per troppo tempo anestetizzata da un effimera propaganda, sta sorgendo una nuova consapevolezza, una curiosità di approfondimento per andare finalmente “oltre l’apparenza”. Stando in contatto con loro si può percepire una pressante esigenza di trasparenza. In molti si e mi chiedono se rispondesse al vero che alcune persone che ricoprono il ruolo di Consigliere Comunale e/o di Assessore figurano allo stesso tempo nel ruolo di Amministratori e/o dirigenti della B.C.C. (Banca di Credito Cooperativo), ente che svolge i servizi di tesoreria per conto del Comune di Castel Gandolfo. Tale accumulo di cariche risulta espressamente vietato dalla legge. Ci auguriamo che i casi suddetti siano un esempio di omonimia con taluni che si fregiano del ruolo di rappresentanti della nostra comunità, altrimenti sarebbe molto grave. Dalla lettura degli organigrammi della citata Banca si troverebbero conferme a tutto ciò, tuttavia attendo chiarezza dal Sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio Comunale tutto per smentire quella che sarebbe una violazione di legge e dal punto di vista politico, una pericolosa commistione tra controllati e controllori dei soldi dei cittadini. Il 18 febbraio ho presentato un’ interrogazione a cui attendo un’esaustiva risposta. Se confermato l’accumulo dei due diversi ruoli, per legge si può arrivare alla decadenza dalle cariche elettive. Ancor prima degli aspetti legali vi sono le implicazioni politiche che vedrebbero Castel Gandolfo non solo amministrato da una maggioranza incapace di garantirne uno sviluppo della qualità della vita di chi vi abita, ma soprattutto in forte deficit di democrazia. Dove perfino l’opposizione, o alcuni suoi rappresentanti non hanno esercitato fino in fondo il loro ruolo. Solo la presenza di un’ opposizione rende un sistema autenticamente democratico infatti, accendere i riflettori su vicende simili è un dovere per chi ha a cuore il bene comune. Per costruire a Castel Gandolfo una futura alternativa di governo credibile occorre proporre una credibile alternativa a un sistema di potere chiuso e autoreferenziale, fuori dalle logiche clientelari e consociative. Solo un programma di azione amministrativa non basta. Serve costruire un senso delle istituzioni e della politica che sia alto ed altro rispetto alla concezione grigia e soffocante che oggi è imperante a Castel Gandolfo.
Castel Gandolfo, 22.02.2008
Firmato
IL CONSIGLIERE DI AN
Dr. Raffaele DALESSANDRO

LA NUOVA POLITICA RECUPERI LA SERIETA’ DEI COMPORTAMENTI PER RIACQUISTARE LA SUA CREDIBILITA’…

(3^ lettera aperta su Castel Gandolfo)

Questo è un momento di notevoli mutazioni per il panorama politico nazionale che si riflette ovviamente anche in ambito locale, fino a coinvolgere realtà relativamente piccole come la nostra di Castel Gandolfo. Infatti, si vanno affermando i grandi contenitori politici o corposi rassemblemant sia nel centrosinistra con la nascita del PD sia con l’avvento della lista del Popolo Delle Libertà. Noi salutiamo con favore le liste del PdL. A chi teme la dissoluzione dell’identità di Alleanza Nazionale ci sentiamo di dire, con assoluta convinzione, che partecipare da protagonisti alla costruzione del grande partito che rappresenterà la tradizione storica e l’identità profonda della nostra Patria, vuol dire assolvere il compito che la destra politica italiana si era data fin dalla sua fondazione. Accanto all'On. Gianfranco FINI e ai vertici del Partito ci sentiamo impegnati in prima persona per raggiungere questo obiettivo, attraverso l’impegno ed il sacrificio quotidiano, condiviso con i nostri iscritti in carne ed ossa, che non consideriamo di certo come numeri, più o meno fasulli, da esibire per acquisire qualche privilegio di visibilità. Si va verso una democrazia maggioritaria e presidenzialista, da sempre è nel DNA di Alleanza Nazionale. In momenti di transizione come questi, per raggiungere così ambiziosi traguardi, occorre però che nei nuovi contenitori vengano innervati oltre che contenuti adeguati anche comportamenti chiari e coerenti delle classi dirigenti, formatesi nelle esperienze sul territorio, capaci di rappresentarlo e non di usarlo per fare carriera. Lasciare spazio a pirati e corsari della politica renderebbe evanescente e poco credibile ogni progetto. Chi come unica ragione di credibilità propone le sue, reali o presunte, amicizie che contano, non sarà mai in grado di rappresentare niente e nessuno perché non ha una sua identità da esprimere ma vive e lucra rendite di posizione. Valutare e rigenerare nel tempo le classi dirigenti dei soggetti politici per farne classi dirigenti della nazione dunque, partendo dai territori. La qualità del lavoro svolto, il merito, il consenso ed il rapporto con l’elettorato dovranno essere la stella polare soprattutto di Alleanza Nazionale che ha nel radicamento sul territorio una sua peculiarità. La politica non è una passerella elettorale ma impegno quotidiano, a volte anche rischioso. Ogni azione politica implica un’ assunzione di responsabilità che avrà conseguenze. Ma si deve sempre rispondere agli elettori e alla propria coscienza. Scegliendo la linea della trasparenza, della coerenza e del rigore. Alleanza Nazionale all’interno del consiglio comunale di Castel Gandolfo si è resa protagonista della politica nel nostro comune al di fuori da accordi sottobanco e dalle solite consorterie che opprimono da troppo tempo questa realtà. Il nostro obiettivo è di dare a Castel Gandolfo ciò che non ha mai avuto, ossia un’opposizione che svolga il suo ruolo appieno dentro e fuori le istituzioni. Non un’opposizione preconcetta e pretestuosa ma un’opposizione reale ad un sistema di potere che va aldilà della semplice giunta comunale. Opposizione senza aggettivi, senza trasformismi, che preveda dei prezzi da pagare, perché rigorosa e di conseguenza anche “scomoda”. Forse i fatti di vandalismo politico di cui la nuova sede del Circolo Territoriale di Alleanza Nazionale è stata vittima il 15 marzo 2008 potrebbero essere un’avvisaglia di un clima da tenere sotto controllo con la dovuta vigilanza morale da parte delle istituzioni locali. Ricordiamo a noi stessi per primi che la differenza tra un regime e una società libera sta nel fatto che in quest’ultima è presente e tutelata un’opposizione democratica.
Al nascente partito del POPOLO DELLE LIBERTA’ vorremmo portare, insomma, il contributo di chi vede la politica come una condotta morale, retta e trasparente da portare avanti con la forza dell’esempio dei comportamenti.
Raffaele Dr. DALESSANDRO
Consigliere Comunale di Castel Gandolfo
Presidente del Circolo Territoriale di AN