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19 ott 2008

16 ottobre 2008 - CONVEGNO DEL POPOLO DELLA LIBERTA'



COSTRUIAMO INSIEME L’ALTERNATIVA PER CASTEL GANDOLFO.



Giovedì 16 ottobre u.s. presso la sala consiliare del palazzo comunale di Castel Gandolfo si è consumato un evento a suo modo storico. Il Circolo Territoriale “Italia Nuova” di An di Castel Gandolfo ha indetto un incontro aperto a tutti i cittadini del nostro Comune sul tema “Verso il futuro, costruiamo l’alternativa”. Il Popolo Della Libertà inizia a manifestarsi con sempre più vigore e consistenza nonché con tangibile concretezza nei territori, oltre che nella volontà espressa il 13-14 aprile 2008 dagli elettori vogliosi di unità di valori, chiarezza di programmi e trasparenza dei comportamenti della politica.
La sala traboccante di cittadini è stata la piu tangibile dimostrazione dei primi risultati di una crescente esigenza di cambiamento della guida a Castel Gandolfo. In moltissimi hanno risposto con entusiasmo al nostro appello verso un progetto credibile e concreto di alternativa politica a Castello. Tra gli altri vi sono state le autorevoli presenze dell’onorevole Francesco Lollobrigida, Consigliere Regionale An/pdl e Presidente provinciale di AN, del Consigliere Regionale del pdl Massimiliano Maselli e di Fabrizio Manupelli, che ha scelto di rimanere nel centrodestra, abbandonando le scelte personalistiche dell’ Udc e del suo leader Casini, di cui era stato autorevole referente nella nostra cittadina. In chiusura è intervenuto per un saluto anche l’on. Deputato Fabio Rampelli.

La trasparenza delle istituzioni e dei loro atti, la sicurezza dei cittadini, l’esercizio di un senso civico ed un impegno quotidiano al servizio della collettività sono stati, sono e saranno le stelle polari della nostra azione politica. Castel Gandolfo storicamente è sempre stato Comune con amministrazioni di sinistra, noi tutti dobbiamo chiederci perché? Sono forse fioriti qui esempi di governo della cosa pubblica così virtuosi da meritare consensi bulgari nei decenni fino ad oggi? Crediamo proprio di no e questi ultimi anni se guardati con attenzione rivelano la vera natura di un consenso fatto di clientele e tacite connivenze che ora stiamo sempre più sgretolando dando ciò di cui Castel Gandolfo ha estremo ed urgente bisogno, dare ai cittadini un’ alternativa di governo credibile e concreta capace di dare vere risposte ai loro bisogni ed alle loro ansie. Un’ alternativa non solo nelle scelte amministrative quotidiane ma un’alternativa di sistema che ha una concezione della politica e dell’esercizio del potere, che pro-tempore i cittadini affidano con il voto, in totale antitesi con quella imperante nel nostro Comune. Molti, troppi, sono ormai gli esempi provati e da noi denunciati di una gestione disinvolta del denaro pubblico che ha tramutato il governo cittadino in una lobby affaristica o peggio in una banca d’affari che fa del potere affidatogli l’unico strumento di sopravvivenza. Le promesse mancate sono sotto gli occhi di tutti e suonano come una sentenza inappellabile, una gestione clientelare delle istituzioni opprimente fa della giunta Colacchi l’ultima propagine di un regime che ha impedito e impedisce ai cittadini di Castel Gandolfo di migliorare la loro qualità della vita. L’aumento delle tasse è pari solo all’aumento dei disservizi e dell’incuria a cui le nostre frazioni sono condannate. Ci chiediamo ma che fine fanno i soldi dei cittadini? Non solo sull’azione o meglio sull’inazione quotidiana della giunta Colacchi rivolgiamo la nostra critica ma nel modo e nella concezione stessa che essa ha delle istituzioni, della democrazia e dell’amministrazione. Il modo familistico e clientelare della spartizione del potere come fosse un bottino di guerra depredato al nemico. Il fatto che esponenti politici di giunta e non solo, che parenti stretti di consiglieri di maggioranza, rispettivamente siedano o presiedano nel consiglio d’amministrazione della stessa banca che si occupa della tesoreria comunale dà un plastico esempio della loro concezione democratica e gestionale. Un’emergenza sicurezza che si fa largo come la tematica più sentita dalle persone anche e soprattutto nelle nostre frazioni non sembra turbare l’ineffabilità del primo cittadino e della sua maggioranza. Tante e puntuali sono state le nostre proposte in proposito per innalzare la vigilanza notturna e diurna sulle nostre strade e sul lago, ma siamo stati profeti inascoltati.
Il solo parlare di certe cose senza l’accondiscendenza a lor signori gradita è stato causa di un clima pesante a tratti irrespirabile che, su chi come noi ha inteso sollevare il velo di omertà ed ipocrisia, si è abbattuto. Il solo nostro parlare e dare voce al disagio o più semplicemente illustrare la realtà ha come destabilizzato le consuetudini politiche a Castello e ci ha attirato le strali di chi ci dipinge come coloro che disturbano il manovratore, ma noi non vogliamo disturbare il manovratore.
Vogliamo che non manovri più nulla! Vogliamo sostituire il manovratore e revisionare profondamente la macchina amministrativa rendendola veramente efficace ed efficiente, capace di riscuotere tasse da tutti e non da pochi e soprattutto nella quantità giusta, per dare servizi adeguati e di qualità ai cittadini. Vogliamo restituire dignità agli istituti scolastici della città mediante la previsione e la corresponsione di adeguate risorse economiche sinora mai riconosciute agli stessi. Per la sicurezza dei bambini, degli studenti e del personale docente e non, vogliamo mettere definitivamente a norma i locali scolastici e le strutture che li accolgono. In altre parole vogliamo porre fine agli stress inenarrabili a cui sono sottoposti proprio in questi giorni gli studenti e le loro famiglie a causa delle doppie turnazioni scolastiche, antimeridiane e pomeridiane, resesi necessarie a seguito della chiusura di alcune aule non a norma di sicurezza secondo quanto accertato dalle autorità preposte alla vigilanza.
Quella del Popolo della Libertà a Castel Gandolfo non è e non deve essere a nostro avviso una proposta di alternanza politica rispetto alle giunte di sinistra ma una loro autentica alternativa concettuale rispetto all’idea stessa di politica e di governo. Dall' opposizione di oggi si devono vedere i presupposti del governo di domani per Castel Gandolfo, sulla base non di fumosi, faraonici e miracolistici programmi ma soprattutto sulla spinta potente dell’esempio dei comportamenti quotidiani di chi l’opposizione oggi rappresenta ed è chiamato a svolgere nel consiglio comunale. Recuperando e valorizzando la persona e la famiglia al centro della politica, non come valori astratti ma come individui in carne ed ossa che ad una politica danno corpo ed anima, per conferirne credibilità. Un’ amministratore che promette attenzione ai bisogni della gente non potrà essere credibile infatti se si rinchiude nel palazzo per gestire clientele. Ridare credibilità alla politica dando centralità ai contenuti. Aria nuova serve per Castel Gandolfo. Aria non consumata dalla chiusura degli spazi di confronto e di libertà per tutti i cittadini che vogliono non solo informarsi ma perché no rendersi attivi e promuovere loro iniziative o far presenti problemi a chi li rappresenta nelle istituzioni. Si può fare rendendo davvero trasparente l’attività amministrativa e mettendo, come da noi proposto, in rete gli atti di sindacato ispettivo e le delibere della giunta e del consiglio, proposta rigettata ovviamente da chi ha tutto da guadagnare a non far sapere ciò che fa. Da noi i consigli comunali si svolgono in orari più consoni ad una “riunione carbonara” che ad un’assemblea legislativa. Da noi non si affiggono adeguati manifesti per rendere partecipi i cittadini della convocazione del consiglio comunale.
Si potrebbe continuare a lungo su ogni singolo provvedimento di questa maggioranza che nel merito degrada sempre più la vita dei cittadini con la sua opera. Tutti i provvedimenti, gli interventi, le delibere sono legate ad un minimo comune denominatore che è quello della convenienza politica, per chi quei provvedimenti emette, e non sono invece dettati dalla necessità. Noi pensiamo alle necessità e non alle convenienze e questo nostro modo di pensare ed agire politico è e dovrà essere il punto imprescindibile e inderogabile degli impegni del popolo delle libertà di Castel Gandolfo. Aprire gli occhi ai cittadini che ancora non hanno capito di essere presi in giro dalle cortine fumogene di una falsa apparenza che cela un degrado crescente. Il popolo delle libertà si candida ad essere altro rispetto al passato modo di praticare la politica a Castel Gandolfo. La trasparenza, la sicurezza dei cittadini, un rinnovato senso civico basato sull’esempio tangibile dei comportamenti, una nuova generazione di governo, non una brutta copia dei soliti interessi serve, ma una stagione di alternativa culturale e di governo. Liberare Castel Gandolfo da una casta autoreferenziale e decadente che nulla più sa dare aldilà dell’immagine sbiadita del suo crepuscolare e triste declino fatto di bassezze e piccinerie di povertà spirituali senza valori nè obiettivi tranne la conservazione dei privilegi del suo potere.
Oggi più che mai notiamo l’immagine desolante e agonizzante del nostro lago. Bacino lacustre ormai in preda all’incuria, divenuto refugium peccatorum per immigrati clandestini e baraccati, con spiagge deserte e abbandonate dai turisti, dagli esercenti e dagli operatori turistici e balneari che in balia di scelte dissennate da parte dell’amministrazione di sinistra sono sempre più soli al limite di una crisi economica che ne mette a rischio le famiglie .
Basterebbe solo questo per far capire a tutti che Castel Gandolfo si sta vedendo strappare la sua identità, la sua natura e la sua vocazione da chi la sta governando, traghettandola agonizzante verso un lento ma inesorabile declino.
Ai posteri l’ardua sentenza!!!!!

Castel Gandolfo, 16.10.2008
Firmato
Raffaele Dr. DALESSANDRO
Consigliere Comunale AN/PDL Castel Gandolfo.

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