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2 feb 2008

CONSIDERAZIONI

Scherzo di carnevale

Una bottiglia di spumante italiano stappata nel Senato della Repubblica per brindare due eventi : la caduta del Governo Prodi e la riappacificazione forzata tra le forze della ex casa delle Libertà.
Una buona notizia la prima, mentre per la seconda avremmo il desiderio di avvalerci della facoltà di non commentare ma non è nel nostro stile. Chi ama polemizzare sarebbe autorizzato a pensare che questa tregua all’interno del centro-destra servirà solo per riappropriarsi del governo della nazione con tutti i problemi, i mal di pancia e le torsioni che hanno caratterizzato il governo Berlusconi ( 2001 – 2006) che, ad onor del vero, a differenza del governo Prodi aveva una maggioranza schiacciante sia alla Camera che al Senato.
Da più parti si chiedeva discontinuità che per noi comuni mortali aveva solo un significato: l’accantonamento di Berlusconi o meglio si chiedeva al Cavaliere di lasciare il passo.
La Casa delle Libertà è morta e sepolta ( un ectoplasma). Nasce il partito del Popolo delle Libertà., il partito vampiro che avrebbe dovuto cannibalizzare l’Udc e Alleanza nazionale.
Un segnale molto chiaro ai riottosi, una vera e propria guerra all’interno del centro destra.
Cade il governo Prodi, contrordine , è tutto uno scherzo di carnevale.
Forza Italia non si scioglie , il partito del Popolo delle libertà viene sacrificato per l’emergenza democratica e tra Fini , Casini e Berlusconi scoppia di nuovo la pace.
La malattia grave che ha colpito il centro destra non c’è più, anche stavolta il miracolo c’è stato ma fino a quando tutto questo durerà?
Non è sufficiente mettere la polvere sotto al tappeto o continuare ad essere testimoni di una politica che vive di troppe amnesie.
Si respira un’aria di elezioni, e si ha la sensazione netta che il centro-destra possa addirittura stravincere ma l’errore strategico che si potrebbe commettere è lo staccare la spina al processo di rinnovamento, di riflessione profonda che si sta realizzando all’interno di Alleanza nazionale.
Dopo anni di immobilismo politico si è intrapreso un percorso lento ma costante verso il confronto e la declinazione delle idee, e sarebbe un vero peccato bloccare questo corso evolutivo per la solita emergenza elettorale.
Il pericolo sta proprio nel partito del rinvio che proprio in queste ore spinge per concentrarsi solo ed esclusivamente sulle prossime elezioni utilizzando il semplice slogan “l’importante è vincere”.
Semplice miopismo politico, perché se è vero che siamo tutti felici che Prodi abbia fatto le valige, se è vero che siamo ottimisti per le sorti delle prossime elezioni politiche , siamo altrettanto convinti che oltre a vincere bisogna, questa volta, anche saper convincere gli Italiani.
Se oggi guardiamo la politica negli occhi avremo solo la sensazione di guardare l’iride vitreo e fisso di un malato terminale che si rifiuta di guardare al futuro ma che vuole vivere solo i secondi, i minuti e le ore del presente.

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