Contattami qui: rafdalex@hotmail.com

Pagine

29 nov 2007

News su C. Gandolfo - IL MESSAGGERO Domenica 25 novembre 2007


Articolo di DANIELA FOGNANI

L'acqua del lago è scesa di 70 centimetri da giugno ad ottobre scorsi, la battigia è arretrata di oltre 20 metri e nella zona degli stabilimenti si è recintato abusivamente l'arenile, scavato cavità e realizzati manufatti e porticcioli. La denuncia viene dalle Guardie ecozoofile dell'Anpana (associazione nazionale protezione animali natura ambiente) del comando provinciale di Albano e dal Wwf Castelli Romani che hanno inviato una lettera al ministero dell'Ambiente, all'assessorato all'Ambiente della Regione, ai sindaci dei Comuni di Castel Gandolfo, Albano e Nemi e al presidente del Parco dei Castelli, segnalando anche che lo stato di abbandono in cui versa la zona archeologica "Le Macine", il villaggio palafitticolo dell'età del bronzo (1700 a.C.) unico in Italia che, con l'abbassamento delle acque, subirebbe il saccheggio di reperti e la polverizzazione degli stessi, venuti a contatto con l'aria.
La grave situazione ambientale, conosciuta e denunciata da tempo, avrebbe subito un'accelerazione nella scorsa estate, particolarmente secca, con una perdita stimabile in circa 4 milioni d metri cubi di acqua. Nel lago di Nemi, il cui livello dell'acqua si è abbassato di 40-50 centimetri, la perdita idrica sarebbe circa la metà, 2 milioni di metri cubi. La richiesta avanzata da Anpana e Wwf è che si proceda, da parte delle autorità competenti, ad adottare misure per tutelare il patrimonio ambientale, culturale ed archeologico dei laghi castellani, impedendo abusi e devastazioni.
La denuncia circa recenti recinzioni e manufatti abusivi lungo il lago, non sarebbe invece motivata secondo il sindaco di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi. «Stiamo lavorando da tempo - spiega il sindaco - per controllare le rive del lago ed eliminare abusi edilizi e situazioni di irregolarità, i controlli da parte della polizia municipale e delle guardie del Parco sono severi e non vedo chi potrebbe abusivamente, in questa situazione, perimetrare nuove aree demaniali o scavare grotte lungo il lago». Ai primi di ottobre i Guardiaparco avevano posto sotto sequestro, su disposizione della Procura di Velletri, alcuni pontili, opere in legno e muratura realizzati sull'arenile
«Per il lago - afferma Franco Medici, consigliere del Parco - non vengono applicate le norme di salvaguardia che prevedono, tra l'altro, il divieto dei prelievi di acqua e l'installazione di contatori di portata per i pozzi e non vengono effettuati controlli da parte della Regione». La diminuzione del livello delle acque, denuncia l'Anpana, è dovuta ad una serie di fattori tra i quali: prelievi diretti, pozzi denunciati ed abusivi (se ne stimano 30 mila ) che sottraggono acqua alla ricarica della falda idrica, impermeabilizzazione del suolo, intubamento dei fossi, urbanizzazione selvaggia sia con concessione che abusiva (nei Castelli ci sono cubature per 400 mila persone), disboscamenti irrazionali. Tutte concause che hanno creato una situazione ambientale grave, denuncia l'Anpana, che necessita di un intervento immediato.

Nessun commento:

Posta un commento