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29 nov 2007

Notizie dal Consiglio Comunale tenutosi il 28.11.2007


DICHIARAZIONE DI VOTO IN ORDINE AL PUNTO 8 ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.11.2007 – AVVIO SPERIMENTALE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLE SOSTE A PAGAMENTO IN REGIME DI APPALTO IN ZONA LAGO.

Si premette che:

 La CARREGGIATA è la parte della strada normalmente destinata al transito dei veicoli che circolano su ruote. Può essere suddivisa in una o più corsie per ogni senso di marcia, può essere asfaltata o meno, e nei centri abitati di norma è delimitata dal marciapiede o dagli edifici ad essa adiacenti, mentre fuori dai centri abitati può essere delimitata da una striscia longitudinale di margine, da banchine, scarpate, argini, ecc.
 La sosta dei veicoli sulla carreggiata è sempre consentita, tranne quando ciò sia espressamente vietato da apposita segnaletica presente sul sito (art. 7 C.d.S.), o quando ricorrano specifiche condizioni espressamente previste per Legge, come la prossimità ai vertici dei marciapiedi, la presenza di strisce pedonali, di passi carrabili, ecc. (art. 158 C.d.S.).
 In ogni caso, i veicoli in sosta devono rimanere accostati al margine destro della carreggiata, e non devono recare intralcio alla circolazione veicolare o pedonale (art. 157 c.2 C.d.S.).
 Il Codice della Strada, che è Legge dello Stato, conferisce ai Comuni l'autorità di subordinare la sosta dei veicoli al pagamento di una somma, ma tale modalità di sosta può essere istituita solo all’interno di AREE DESTINATE AL PARCHEGGIO (art.7 c.1 lett.F C.d.S.) ;
 Queste AREE DESTINATE AL PARCHEGGIO, o parcheggi, sono aree specificamente ed esclusivamente destinate alla sosta dei veicoli, e la loro esistenza è espressamente prevista dalla Legge, che stabilisce, tra l’altro, che esse siano poste esternamente alla carreggiata, e che a questa siano collegate da apposite corsie di ingresso e di uscita (art.2 c.3 lett. D ed E C.d.S.). Che le aree di parcheggio debbano essere poste fuori dalla carreggiata è un concetto che il Legislatore ribadisce ripetutamente in maniera esplicita ed inequivocabile (art 3 c.1 sub34 e art.7 c.6 C.d.S.), e vale per qualunque tipo di area di parcheggio, sia quelle in cui la sosta è libera, sia quelle in cui la sosta è regolamentata a tempo e/o a pagamento.

L’Amministrazione Comunale di Castel Gandolfo in questi anni ha istituito un gran numero di posti-auto a pagamento lungo il lago. Molti di questi non sono stati creati nelle aree di parcheggio fuori dalla carreggiata, come prevede la Legge (art. 7 – COMMA 6 - del decreto legislativo 30/4/1992 nr. 285 – Codice della Strada), bensì si è preferito segnare con della vernice blu un gran numero di stalli di sosta ai margini interni delle carreggiate del lago, peraltro già poco larghe. Le aree adibite a parcheggio intorno al lago (comprensive di quelle “illegali”) dovrebbero essere circa 1200 secondo le stime del Comune riportate nella delibera.
Particolarmente disastrosa e illegale appare la situazione esistente in via dei Pescatori, ove i parcheggi a pagamento realizzati con strisce blu all’interno della carreggiata, oltre ad essere d’intralcio alla circolazione, costituiscono gravissimo pericolo per l’incolumità pubblica poiché costringono i pedoni, gli sportivi, gli abili e i diversamente abili, i giovani e meno giovani ecc. a camminare pericolosamente in mezzo alla strada (vgs. foto allegata). La sicurezza, anche stradale, non è un optional e soprattutto non lo è per pochi intimi!

Occorre pertanto individuare percorsi e metodi diversi su un tema delicato come quello della sosta a pagamento che va necessariamente regolamentata ed eventualmente appaltata a terzi in base ad una chiara, preventiva, condivisa e corretta interpretazione del Codice della Strada che deve avvenire necessariamente in Consiglio Comunale.

Non ci si può arrogare il sacrosanto diritto di citare in delibera gli artt. 5, 6 e 7 – comma 8 – del Codice della Strada per poi infrangerne, in tutto o in parte i dettami.
La maggioranza non può continuare a predicare bene nelle delibere del consiglio e a razzolare male negli atti che ne conseguono.

La proposta di delibera di affidare a ditta qualificata, in via sperimentale e “finalmente” in regime di appalto (dopo le fallimentari esperienze con GAIA e COPRES), il servizio di gestione delle soste a pagamento in zona lago, non può che trovare me, e credo anche il resto dei consiglieri di minoranza, in totale accordo, nella misura in cui, però, per darne conto alla collettività:
 l’affidamento verrà accompagnato in delibera da una preventiva e orientativa previsione dei costi, nonché da un’adeguata stima degli eventuali proventi conseguibili dal Comune, magari con l’indicazione dei reinvestimenti in termini di efficienza del sistema di trasporti e della mobilità (così come previsto dall’art. 7 – comma 7 del CDS);
 faccia riferimento ai soli parcheggi legali esistenti lungo il lago, che non ammontano certo ai 1200 indicati nella delibera.

Ancora una volta non si può non prendere atto della inesistente trasparenza di questa maggioranza e dell’ennesimo suo tentativo di strappare al Consiglio un’altra delega in bianco, esautorandolo di fatto dei propri diritti/doveri di controllo della gestione politica amministrativa del Comune.

Mi chiedo se e quando questa maggioranza intenda riappropriarsi del proprio ruolo educativo che gli compete e a cui sembra, almeno in queste circostanze, aver rinunciato. Con la messa in opera di tali parcheggi a pagamento illegali e contrari ad ogni previsione normativa l’amministrazione della città non si offre come modello da imitare, attraverso adeguate politiche rispettose della legalità di tale suggestione, da essere interiorizzate ed attuate dal privato cittadino ma addirittura ne mette a repentaglio l’incolumità. In un’ottica di rinnovamento, la testimonianza educativa dell’ amministrazione comunale può e deve esercitare un potere di indirizzo delle abitudini e degli stili di vita della popolazione.

Per i predetti motivi rimarco il mio totale disaccordo e dissenso, esprimo voto contrario alla deliberazione e chiedo che tale posizione risulti nominativamente a verbale.
C.Gandolfo, 28.11.2007

IL CONSIGLIERE COMUNALE
DALESSANDRO Raffaele

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